sabato 22 febbraio 2014

Case Comunicanti

"...il mio fidanzato è così, stiamo litigando da mesi perché dobbiamo sposarci e dopo il matrimonio ha deciso di vivere in una casa comunicante con quella della madre attraverso una porta. Il bello è che ha 33 anni, io 23, e senza il consenso della madre della sorella e del fratello non muove nemmeno un dito. Sinceramente a causa di questo sto perdendo la stima che avevo di lui. C'è ancora una cosa da dire: stiamo insieme da 4 anni e non abbiamo mai fatto l'amore, eppure non sono tanto brutta, anzi, sono una ragazza carina e dolcissima. Credo che il problema sia la paura di crescere, sua e non mia, io voglio affrontarle le mie responsabilità, ma credo che ne debba valere anche la pena a questo punto..."

Allora forse il primo grosso problema è che ma mamma non gli ha dato il permesso per scoprire nuove terre vergini, quattro anni è tanto, non che bisogna per forza fare l’amore prima del matrimonio, c’è chi è conservatore, ma qui mi sembra un non riuscire a unirsi a un’altra donna, la propria donna, perché come a 12 anni "certe cose non si fanno!".

Per quanto riguarda la casa sai che inferno … Si potrà avere davvero una vita di coppia? E con questo mi riferisco si avranno le cose essenziali che contribuiscono a creare un rapporto cioè il fare la spesa insieme, il cucinare insieme capendo i gusti l’uno dell’altro, l’organizzarsi con gli orari di lavoro e con le più semplici cose, insomma un Noi Due. O il dubbio è piuttosto che avendola di fianco scapperà ad ogni occasione subito dalla mamma a farsi cucinare i piatti del bravo bambino, a farsi consolare perché la mamma gli dice ciò che lui vuole sentire, incoraggiamenti anche se sbaglia, attenzioni a prescindere.

Ciò porterà ad avere una vera vita reale da grandi? A una certa età il cordone ombelicale lo devi tagliare, soprattutto a trent'anni perché sei un uomo ormai. Come fai a sposare un uomo che dovrebbe essere capace di renderti madre dei suoi figli quando a lui sta bene fare il piccolino. Sebbene si è sole anche quando si è in una relazione, siete disposte a farlo per una vita? Ha senso vivere con un uomo che non vi offrirà mai conforto, che non baderà mai alle vostre esigenze perché verranno per prime quelle della mamma, che vi metteranno in secondo piano perché non sempre gli darete le risposte che vorrebbero sentire, abituati ad averne dalla mamma.

E non ultimo problema se le case sono comunicanti sapete che c’è il rischio di trovarvi la mamma in casa ad ogni occasione, per vedere come va, per controllare se fate tutto nel modo più appropriato per il loro bambino. Avrete mai un’intimità o sarà la mamma a dirvi “attenti se fate una 69 brucerete all'inferno!”

Essere una coppia vuoi dire un Io e Te che diventa un Noi, mantenendo ovviamente un legame sano con le proprie famiglie, ma il distacco vuol dire crescere e essere maturi per un cammino insieme. Ne vale la pena stare con un uomo che intende il Noi come un Io,Tu e la Mamma?

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